L’inserimento

L’INSERIMENTO è un processo attraverso il quale il bambino e il contesto educativo si adattano l’uno all’altro. E’ il periodo necessario affinché bambini, genitori ed educatori si integrino nel contesto comunicativo-relazionale che si realizza con il loro incontro nel sevizio.

L’inserimento per il bambino è molto importante, in quanto si trova a dover affrontare il primo distacco dalla famiglia, o comunque da un contesto conosciuto. Il bambino si troverà difronte nuovi adulti, nuovi compagni e nuovi spazi.


Il Distacco

E’ importate che i genitori facciano sentire la loro presenza educativa nei momenti in cui sono fisicamente presenti con il bambino ed abbiano fiducia nei confronti del Servizio educativo. Nella fase di inserimento è opportuno che il bambino sia accompagnato per qualche giorno dalla madre (o dal padre o da una figura altrettanto famigliare), affinchè il bambino, la madre e l’educatore possano “gettare le basi” per un rapporto continuativo e stabile.

IL PIANTO DEL BAMBINO durante i primi giorni è normale, non deve spaventarvi, la gestione del pianto può in alcuni casi, risultare molto difficile. L’atteggiamento migliore è quello di accettare e accogliere il “dolore” del bambino, esplicitandolo e mostrandogli che lo capiamo. I bambini piccoli non hanno la concezione del tempo per cui potranno sentirsi abbandonati. E’ per questo molto importante spiegare al bambino quello che sta accadendo, mai distrarre il bambino per non fargli notare che la madre sta andando via ma tenerlo tra le braccia e fargli sempre salutare la mamma. Il momento del commiato non deve mai assomigliare ad una fuga, l’importante è rassicurare il bambino del vostro ritorno e non raccontare bugie per evitare di vederlo piangere, perchè questi comportamenti creerebbero nel bambino ulteriore ansie.


I Tempi e le modalita’ di ambientamento


L’ambientamento del bambino nella comunità educante
non ha una durata precisa poiché dipende da bambino a bambino
e ognuno ha i propri tempi. Ci ispiriamo all’ambientamento di tipo svedese
in tre giorni. Il bambino rimarrà al nido con la sua figura di riferimento per tutta la mattinata per
tutti i tre giorni così da poter esplorare e conoscere il nuovo ambiente in serenità.
Prima settimana:
Primo giorno: dalle 10 alle 12 ( compreso il momento del pranzo). Il bambino viene accompagnato
dalla figura di riferimento che rimane con lui per tutto il tempo. Per noi educatrici è un momento di
osservazione.
Secondo giorno: dalle 10 alle 12 secondo le stesse modalità del primo giorno. Insieme ci
conosciamo e cerchiamo di entrare sempre più in relazione con il bambino.
Terzo giorno: dalle 9.30 alle 12.30 inseriamo lo spuntino del mattino, momento importantissimo
come il momento del pranzo. Aggiungiamo una nuova attività da svolgere insieme ai nuovi
compagni, dopo il pranzo il bambino resta a giocare con gli altri bambini prima della pausa nanna
dei suoi compagni. Si cerca di allungare i tempi di permanenza al nido con naturalità e
gradualmente.
Quarto giorno: distacco dalla figura di riferimento. L’adulto accompagna il bambino, lo saluta e lo
lascia alle educatrici. Viene spiegato al bambino quando si verrà a riprendere: questa fase è molto
importante per il bambino affinché sia il più sereno possibile al nido.
In base all’andamento dell’ambientamento si valuta insieme alla famiglia quando si possa inserire
il momento nanna e quindi la giornata piena.